Tartarughe d'acqua: la Trachemys

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    Introduzione:
    Trachemys è un genere di rettili appartenente all'ordine delle testuggini. È una tartaruga d'acqua dolce diurna che in cattività può vivere in media fino a 35 anni se tenuta in condizioni ottimali, mentre allo stato brado supera con difficoltà i 25-30 anni.
    Genere cosmopolita, robusto e dalle grandi capacità di acclimatazione ed adattamento ha una estesa diffusione nelle Americhe, con un areale che partendo dai confini meridionali del Canada si protende fino in Argentina. A seguito di massicce esportazioni a scopi commerciali dagli Stati Uniti, alcune specie sono divenute endemiche di molte zone dell'Europa, dell'Asia e dell'Australia. I loro habitat preferiti sono i laghi, gli stagni e i fiumi dal corso d'acqua lento e fangoso con abbondanza di piante acquatiche e pesce. D'estate al prosciugarsi delle pozze d'acqua scavano delle buche nel fango o si riparano nei boschi o nell'erba alta.

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    Caratteristiche:
    La pigmentazione del carapace varia molto a seconda della specie ed è formata da una mescolanza di colori e tonalità secondo complessi disegni per aumentarne il mimetismo, i giovani esemplari presentano una colorazione più vivace. Il capo spesso presenta una caratteristico disegno che delinea la zona auricolare. Alcuni esemplari tendono con gli anni ad assumere una colorazione molto scura. Questa caratteristica si presenta in molte specie di Trachemys rendendole indistinguibili tra loro tanto che in passato furono ritenute specie a se stante con il nome di Trachemys rugosa. Il piastrone è generalmente di colorazione gialla con delle macchie scure.
    Le Trachemys, in particolare le scripta scripta e le scripta troosii, non sono portatrici di alcuna malattia,diversamente dalla loro sorella sthrenoterus odoratus.
    Pacifiche, vivono spesso in colonie che non superano la decina di esemplari. Amano oziare e stare fuori dall'acqua sotto i raggi del sole. Sono rettili dai modi rilassati ma sono sempre allerta e alla vista di un pericolo o di qualsiasi altra cosa possa incutere loro timore, si tuffano in acqua per proteggersi.

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    Dimorfismo sessuale:
    Il riconoscimento del sesso avviene attraverso l'individuazione dei caratteri sessuali secondari. La coda del maschio è lunga, robusta e grossa alla base, a causa della presenza degli organi riproduttivi, via via diventa più fine, le unghie sono molto sviluppate specialmente sulle falangi centrali, il piastrone è leggermente concavo e il carapace solitamente più appiattito rispetto a quello di una femmina. I maschi sono più piccoli rispetto alle femmine. Allo stato naturale i maschi raggiungono la maturità sessuale a 2-5 anni di età, a una lunghezza del piastrone di 9–10 cm. La femmina ha invece coda tozza e unghie corte. Il carapace può essere bombato. La femmina è più grossa rispetto al maschio, diventa sessualmente matura quando raggiunge in media una lunghezza di 15–18 cm.
    Il sesso non si può riconoscere prima dei 4-5 anni di età.

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    Alimentazione:
    Le tartarughe del genere Trachemys sono onnivore. Sono animali particolarmente voraci, quindi se tenute in cattività devono essere supervisionate per quanto riguarda la quantità del cibo. I giovani esemplari, di età inferiore ai tre anni, sono prevalentemente carnivori e si nutrono di piccoli invertebrati e vertebrati. Il cibo a base proteica migliore da dare alle tartarughe Trachemys è il pesce di lago o fiume fresco. In caso di cura in cattività è giusto sapere che da piccole devono mangiare una volta al giorno e la quantità deve essere equivalente alla testa della tartaruga. Con l'avanzare dell'età la dieta deve variare e al pesce si aggiungeranno i vegetali. Una volta adulte è giusto che mangino in media ogni 2-3 giorni. In natura queste tartarughe prediligono piante acquatiche, ma in assenza di queste gli allevatori potranno dare foglie di tarassaco, cicoria, radicchio, basilico, zucchina, carota, piselli. Sarebbe meglio evitare l'insalata, eccetto la lattuga romana, in quanto può dare qualche problema durante la digestione.
    In commercio vengono trovati facilmente dei mangimi in pellet che contengono sali minerali e vitamine. Vanno integrati nella dieta delle tartarughe come degli snack. Sul mercato sono molto diffusi i gamberetti secchi "gammarus" che vengono usati da molti allevatori inesperti come mangime principale per le Trachemys ma in realtà questo mangime è assolutamente sconsigliato in quanto è solo l'esoscheletro del gamberetto, privo di vitamine e ad alto contenuto proteico. I gamberetti secchi possono essere usati come snack ma vanno somministrati raramente e non devono sostituire un pasto. Una cattiva alimentazione è alla base della maggior parte delle morti di questi animali.
    È invece obbligatorio, per i primi anni di vita e nell'uscita dal letargo, la presenza di un osso di seppia nella vasca. Gli ossi di seppia sono reperibili dal pescivendolo o nei negozi di animali in quanto vengono venduti per gli uccelli in gabbia. È necessario poiché fornisce il calcio per far crescere nel modo corretto il guscio della piccola Trachemys. Essendo le tartarughe di natura molto sensibili allo stress, causato anche da un suono troppo forte o dal variare del cibo, impiegherà qualche giorno di tempo per imparare a mangiare tutto (soprattutto se in giovane età). Eccetto le verdure, che saranno con molta probabilità rifiutate. Un sistema efficace per darla loro in pasto con facilità è sporcare le verdure con del pesce in modo che esse ne prendano l'odore e la tartaruga sia più invogliata a mangiarla.

    Allevamento:
    Le tartarughe acquatiche possono essere ospitate in laghetti, stagni oppure acquaterrari.
    In acquaterrario ogni tartaruga necessita per sé almeno 30 litri d'acqua da baby. L'acqua deve essere alta almeno 7cm quando sono baby e almeno 35cm da adulte.
    Le giovani tartarughe possono essere ospitate in un acquaterrario piuttosto ampio, munito di una cospicua area asciutta. Questo deve essere dotato di un termoriscaldatore e di una fonte di luce a raggi ultravioletti A e B in caso di mancanza di luce solare diretta.
    Le temperature ottimali vanno dai 18 ai 28 °C con una lieve escursione termica giornaliera di circa 5-6 °C; la temperatura va mantenuta a questi parametri mediante l'uso di un riscaldatore per acquari. L'umidità dovrebbe aggirarsi attorno al 50-60%.
    Se tenute all'esterno devono essere poste in un posto soleggiato dove possano ricevere almeno 8 ore di sole al giorno con presente una zona d'ombra in cui rifugiarsi in caso di caldo eccessivo. Il sole è infatti importantissimo per la crescita di questi rettili in quanto è una fonte di raggi ultravioletti.
    Se invece sono tenute in casa le tartarughe non possono ricevere raggi ultravioletti e quindi rischiano di incorrere nell'ipocalcemia (uno dei sintomi è il guscio morbido e l'arresto della crescita). In casa sarà infatti necessario avere una lampada ad ultravioletti B (si consiglia 5% oppure 7-8%, da non confondere con la lampada spot!). Questa lampada dovrà essere accesa almeno 10 ore al giorno e dovrà essere puntata a 25cm di distanza dalla zona emersa su cui fanno basking questi animali.
    Quando le loro dimensioni cominciano a superare la decina di centimetri di carapace in lunghezza, andrebbero alloggiate all'aperto (in un apposito laghetto oppure in grandi vasche poste all'esterno) per tutto l'anno, eccezione fatta per le aree montane dove si consiglia il ricovero invernale in un locale non riscaldato. Se non fosse possibile ospitare le tartarughe adulte all'aperto, si consiglia di tenerle tutto l'anno in un acquaterrario 100x50x50 (1 esemplare) o 120x60x60 (2 esemplari) a seconda della grandezza che hanno. Per individui adulti la capienza dell'acquaterrario dev'essere di almeno 200 litri. In laghetto sarebbe meglio che non scendesse sotto i 500 litri.
    Risentono molto dello stress per cui è meglio non stuzzicarle.

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    Foto dell'utente monik72 di tartarugando.it


    La tutela della Trachemys in Italia:
    La Trachemys è inserita nell’ elenco mondiale delle 100 specie più invasive.
    Questa specie viene comunemente ritenuta una temibile predatrice di anfibi, pesci e uccelli acquatici e concausa della diminuzione degli esemplari dell’autoctona Emys orbicularis. Tale luogo comune è in contrasto con innumerevoli studi italiani ed europei evidenziano che la specie nei primi anni di vita è prevalentemente insettivora e da adulta è prettamente vegetariana ed opportunistica, con scarse capacità predatorie, al contrario della prettamente carnivora Emys Orbicularis, inoltre non sono stati evidenziati casi di predazione alla piccola fauna simpatrica, pesci e pulli di ‘’ralli’’ e di ‘’anaditi’’.

    Si stima che in Italia ogni anno giungano circa 900.000 testuggini l’anno e l’abnorme diffusione degli esemplari, negli specchi, corsi d’acqua, finanche nelle fontane e laghi dei parchi pubblici è dovuta esclusivamente al continuo rilascio di esemplari adulti o subadulti capaci di superare con un fase di letargo i rigori invernali, cosa non possibile per i giovani esemplari. Nelle varie zone climatiche italiane è stato osservato che negli le deposizioni di uova raramente portano alla schiusa e che gli esemplari sopravvivono solo in condizioni di semilibertà in ambienti lacustri protetti e nelle zone meridionali con inverni meno rigidi. La sua massiccia presenza è dovuta solo al continuo costante rilascio di svariate decine di migliaia di esemplari adulti e subadulti ben alimentati nella fase di allevamento domestico, cosa che fa superare la fase di riduzione naturale per predazione a cui sono sottoposti i giovani esemplari selvatici.
    Analizzando tutti questi fattori è stato ipotizzato che senza questi continui rilasci questa specie sarebbe destinata a scomparire in alcune decine di anni per la sua incapacità di riprodursi e quindi sia da ritenere sì alloctona ma non specie acclimatata.

    In Italia le tartarughe appartenenti al genere Trachemys rientrano nella categoria degli animali alloctoni (animali non originari dei nostri territori) e pertanto è severamente vietato l'abbandono ed il loro rilascio in ambienti nostrani (laghetti e canali). Oggi la diffusione incontrollata di specie animali alloctone è riconosciuta a livello mondiale come uno dei principali motivi di perdita della biodiversità, seconda solo alla perdita e distruzione degli habitat (inquinamento, caccia, pesca, cementificazione e deforestazione). Costituisce quindi un grave impatto ambientale. Il crimine dell'abbandono di queste tartarughe è regolamentato dalle seguenti leggi:

    1. Maltrattamento animale e abbandono

    2. Danni ambientali provocati dalla liberazione in natura di animali alloctoni

    I trasgressori possono quindi incorrere in pesanti sanzioni amministrative e penali.

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    Licenza Creative Commons
    Trachemys, scheda diDaniela Elia è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
    Based on a work at https://goldfishworld.forumcommunity.net/


    Edited by Fiore di Maracuja - 25/2/2016, 21:40
     
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  2. Moramora1
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    Buongiorno :rolleyes: Ho una tartaruga di acqua dolce che ha raggiunto i 15 cm di diametro, crescendo abbastanza bene :D e tenuta fino a tre giorni fa nell'apposita tartarughiera, completa di tutti i comfort, riscaldatore e filtri di depurazione....ma con l'arrivo del caldo, avendo un terrazzo dove c'è sole gran parte della giornata, pensando di "fare bene", l'ho messa in una tartarughiera di plastica, creando una zona d'ombra con un telo sopra la griglia e facendola mangiare normalmente, ma ahimè :( ieri mi sono accorta che aveva gli occhi velati di bianco, totalmente.... :( che cosa è successo ? Cosa le è mancato, dove ho sbagliato ? Cos'hanno gli occhi ? :( Grazie infinite per la cortese risposta. Mora.
     
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  3. †Vincenzo
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    Ciao! Allora, se non l'hai già fatto, presentati nell'apposita sezione, altrimenti non siamo tenuti a risponderti ;)
    Ti consiglio anche di aprire un nuovo topic, così possiamo risponderti meglio lì!
    Comunque, da quello che mi descrivi credo si tratti di una carenza di vitamina A. Cosa le dai da mangiare? Quanti anni ha? La "tartarughiera" quanti litri contiene? Spero non siano quelle con 10 litri d'acqua... Presentati, crea un nuovo topic e rispondimi lì ;)
     
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    Oddio che carine queste tartarughine, sono pucciosissimeeee XD :wub:

    Comunque bella scheda Fiore, non l'avevo ancora vista! ;)
     
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3 replies since 2/2/2012, 17:27   11360 views
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